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Confronto Software Blog: Gli Strumenti Più Popolari Del

Autore
Julia P. Manzau
Ultimo aggiornamento
18. ott 2022

I blog non sono scomparsi e rimangono ancora una componente essenziale di qualsiasi promozione digitale o strategia di marketing. Secondo il Center for Marketing Research, nel 2019, l'81% delle prime 200 aziende del mondo gestiva un blog aziendale.

Gli utenti possono scegliere da un'ampia varietà di software per blog professionali per garantire che il contenuto giusto arrivi rapidamente online. Ovviamente, trovare l'opzione che meglio si adatta alle tue esigenze e ai tuoi requisiti individuali rimane alquanto difficile, quindi, per aiutarti, abbiamo esaminato attentamente alcune delle opzioni più popolari sul mercato, e ti spieghiamo quali sono per noi le migliori.

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Statistiche - i Software per Blog più Popolari del 2022

Alcune delle cose più importanti su cui concentrarsi quando si valuta un software per blog sono la sua facilità d'uso e la sua difficoltà di apprendimento per i principianti o neofiti. Entrambi questi fattori giocano un ruolo importante, perché lo scopo del blogging è, dopo tutto, condividere contenuti, non imparare a far funzionare un software.

Abbiamo voluto scoprire quale software per blog fosse il più utilizzato, quindi abbiamo valutato i 5 milioni di siti web più visitati al mondo, prestando attenzione a quale piattaforma utilizzassero. Sul gradino più alto del podio, a dominare la concorrenza, abbiamo trovato un nome molto familiare: WordPress.

1.

WordPress

WordPress è stato lanciato nel 2003 con la promessa di aiutare chiunque a creare un blog in cinque minuti. Da allora, la piattaforma open source gratuita si è evoluta in un sistema di gestione dei contenuti (CMS) completo, pur rimanendo facile e intuitiva da usare come prima.

In che modo WordPress è diventato così dominante e di successo? Per iniziare, la piattaforma ha impostato e continua a definire gli standard web in termini di personalizzazione. Gli standard web si riferiscono alla capacità di un sito di essere visualizzato correttamente su diversi browser. Il software colpisce anche grazie all'enorme selezione di modelli di design ed estensioni, i cosiddetti plug-in. La comunità di sviluppatori impegnati su WordPress continua a sfornare un numero apparentemente infinito di temi e strumenti, fornendo nuove soluzioni per ogni tipo di sfida e spingendo il design e le capacità operative della piattaforma verso frontiere sempre nuove.

Grazie alla vasta gamma di opzioni di WordPress, gli utenti possono facilmente creare un blog visivamente accattivante, che racchiude tutti i tipi di funzionalità che attirano i visitatori e, cosa importante, li fa tornare nuovamente per saperne di più. Di conseguenza, non sorprende che WordPress sia il campione indiscusso dei software per blog e la soluzione più popolare nel nostro elenco.

  • Semplice da usare, anche in gruppo

  • Software gratuito e open-source

  • Numerosi modelli di design (temi) e di estensioni che forniscono funzionalità aggiuntive (plugin)

  • Vasta comunità globale di supporto

  • Spesso preso di mira dagli hacker per via dell'enorme numero di utenti

  • Per certi aspetti troppo complesso per piccoli progetti

2.

Blogger

Al secondo posto c'è Blogger. Nel 2003 Google ha rilevato la piattaforma, integrandola successivamente nel proprio portafoglio prodotti. Di conseguenza, chiunque abbia un account Google ha anche un account Blogger e non ha bisogno di installare nulla per iniziare a bloggare.

La piattaforma gratuita è sicuramente facile da usare, ma questo va a scapito della creatività e della personalizzazione. Tuttavia, per coloro che scrivono per diletto, o desiderano semplicemente un posto dove condividere i propri contenuti, il servizio è abbastanza buono. Ad ogni modo, per le aziende, gli imprenditori o i blogger professionisti vale la pena cercare altrove per soddisfare le loro esigenze di blogging.

Relativamente alla progettazione di modelli e funzionalità, dobbiamo sottrarre alcuni punti a Blogger. I layout sono obsoleti e la selezione di estensioni e plugin è molto limitata. Questo spiega perché l'ex leader dei software di blog ha perso la sua supremazia, rivolgendosi quasi esclusivamente a coloro che non conoscono o non hanno familiarità con Internet.

  • Molto semplice da usare

  • Gratis e incluso in ogni account Google

  • Design datati e limitati

  • Carenza di funzionalità e gadget

  • Crescita e monetizzazione praticamente impossibili

3.

Wix

Il programma di creazione di siti web israeliano, Wix, ci ha impressionato per la sua facilità d'uso, le funzionalità creative e le numerose possibilità di design che offre. L'ampia selezione di estensioni messe a disposizione assicura che la piattaforma sia ugualmente attraente sia per i principianti che per gli utenti più esperti, soddisfacendo un po' tutti.

Wix è gratuito, a patto che tu scelga la versione base e non richieda un dominio univoco. Detto questo, lo consigliamo solo a coloro che intendono gestire un blog come hobby, mentre gli altri dovrebbero optare per un abbonamento a pagamento.

Qui, però, ci sentiamo di dare un avvertimento: "meno è meglio", ed è saggio astenersi dal rendere il tuo sito il più complicato e intricato possibile. Wix può fare molto ma, anche se le cose sembrano facili grazie al suo editor, implementarle richiede grandi quantità di dati e risorse, che influiscono negativamente sulle prestazioni della tua pagina (ovvero la velocità di caricamento).

Le possibilità di design di Wix sono particolarmente encomiabili. I suoi modelli sono moderni, eleganti e adatti a quasi ogni tipo di sito immaginabile. La piattaforma di creazione siti offre anche un ampio grado di libertà agli utenti nell'organizzare i contenuti sulla propria pagina: grazie all'editor drag and drop (trascina e rilascia), chiunque, anche senza un minimo di conoscenza di programmazione, può creare un sito web elegante.

Detto questo, non sorprende che Wix sia diventato più popolare negli ultimi anni, attirando un numero sempre maggiore di blogger sulla sua piattaforma basata sul cloud.

  • Intuitivo da usare

  • Progettato sia per principianti che professionisti

  • Offre accesso ad un'ampia varietà di funzionalità

  • Temi moderni e di alta qualità

  • Possibilità limitate nella versione gratuita

  • Non è possibile auto-ospitare i siti

4.

Ghost

Fino a poco tempo fa, Ghost era una piattaforma di blog open source piuttosto semplice e minimalista, ma a seguito di un aggiornamento nel marzo 2021, gli sviluppatori hanno dato nuova vita al software.

Oggi Ghost è un elegante CMS headless che offre moderne opzioni SEO e strumenti integrati per membri e abbonati a chiunque gestisca una comunità digitale. Ciò offre ai blogger una serie di vantaggi. Grazie al CMS headless, le funzionalità di back-end come la creazione, l'amministrazione e l'archiviazione sono separate dagli aspetti di front-end, come le presentazioni e la preparazione delle pubblicazioni. Ciò significa che il sistema è meno complesso, il suo output di contenuto più flessibile e il CMS non è collegato a nessuna piattaforma specifica, rendendo invece disponibili i dati tramite API REST.

Se ospiti Ghost in autonomia, potrai usarlo gratuitamente. Iniziare è un po' più complicato rispetto a WordPress, poiché il software non offre un programma di installazione con un clic. Tuttavia, dopo l'installazione, siamo certi che rimarrai colpito dall'alto grado di facilità d'uso e dall'architettura snella.

Tutto ciò rende Ghost un'interessante alternativa per autori e giornalisti che desiderano presentarsi in maniera professionale e pubblicare i propri contenuti in digitale.

  • Software di pubblicazione professionale

  • Intuitivo da usare

  • Caricamento veloce

  • CMS Headless

  • La configurazione richiede esperienza tecnica

  • Pochi plugin ed estensioni

5.

Medium

Medium non ha molto in comune con gli altri software per blog della nostra recensione, ma merita sicuramente una menzione. La piattaforma è stata creata nel 2012 dal fondatore di Twitter, Ev Williams, e funge da luogo di ritrovo per storie, saggi, poesie e letteratura di alta qualità. Gli utenti non creano il proprio sito web, ma aggiungono i propri contenuti in una sorta di pool tematico. Per iniziare a pubblicare, tutto ciò che serve è un account Medium.

Medium si considera un catalogo di blog che offre a tutti i tipi di autori uno spazio per presentare il proprio lavoro. Non è richiesta alcuna conoscenza preliminare di programmazione o codice, il che può essere interessante per i principianti, ma certamente limita la possibilità di personalizzare o progettare la propria pagina autoriale.

In cambio, gli utenti possono contare su un pubblico impegnato e interessato, senza doversi preoccupare troppo dell'autopromozione o del marketing. I lettori possono commentare i post, valutarli e condividerli sui social media. Anche le aziende hanno iniziato a utilizzare la piattaforma blog per pubblicare facilmente e rapidamente le pubblicazioni e interagire con il pubblico.

Di particolare interesse per chi ha già un blog è la possibilità di importarlo su Medium, rendendo possibile il rilascio dei propri contenuti su una seconda piattaforma. Lo strumento di importazione, inoltre, rileva automaticamente i materiali simili caricati, in modo che Google non li identifichi in maniera imprecisa come contenuto copiato o duplicato.

  • Molto semplice da usare

  • Nessuna installazione o software richiesto

  • Facilita la pubblicazione rapida di contenuti unici

  • Non è un blog o una piattaforma di blogging individuale in senso stretto

  • Poche opportunità di monetizzare

  • Opzioni di design molto limitate

6.

Tumblr

Tumblr, una volta una potenza emergente e uno sfidante di Facebook, in particolare tra gli utenti più giovani, è una piattaforma di microblogging utile per discutere un'ampia varietà di argomenti. Sebbene sia in qualche modo diminuito in popolarità, l'ibrido Facebook/Twitter può ancora contare su una base di utenti dedicata.

Non sorprende che iniziare con la piattaforma sia una passeggiata. Dopo la registrazione, a ciascun utente viene fornita una propria pagina che può poi riempire con testo, immagini, video o citazioni, e il gioco è fatto. Purtroppo, nonostante tutta questa facilità d'uso, agli utenti non vengono offerte molte possibilità per mostrare la loro creatività con il design. Di conseguenza, la piattaforma non è sicuramente adatta per i blog professionali, ma può comunque fungere da canale di marketing aggiuntivo per raggiungere un pubblico ancora più ampio.

Nel 2019, la società madre di WordPress, Automattic, ha acquistato Tumblr. Di conseguenza, resta da vedere cosa hanno in mente esattamente gli sviluppatori CMS per Tumblr e se daranno alla piattaforma, ora un po' in via di estinzione, nuovi impulsi.

  • Estremamente semplice pubblicare e condividere contenuti

  • Nessuna configurazione richiesta

  • Non concepito per i blogger professionisti

  • Funzionalità e possibilità di design limitate

  • Impossibile monetizzare

Risultato Complessivo

In fatto di creazione di blog, WordPress rimane la prima scelta, grazie non solo alla sua facilità d'uso, ma anche alla gamma apparentemente infinita di opzioni che offre agli utenti più avanzati. Dopodiché, con circa il 98% di utenti in meno, arriva al secondo posto Blogger, che si rivolge maggiormente agli appassionati privati. Immediatamente dietro Blogger troviamo Wix, che offre un pacchetto complessivo migliore e sembra essere in ascesa.

Tra gli altri, Ghost e Medium sono forse i due che vale la pena guardare per le loro potenzialità e per le interessanti opzioni che offrono ai singoli utenti.

Conclusioni

WordPress rimane il re indiscusso nel mondo dei blog, soprattutto perché ha molto da offrire sia agli esperti che ai principianti. Inoltre, l'innovazione è una parte sempre presente del software e i suoi sviluppatori investono molto per mantenere aggiornata la piattaforma. In questo senso, gli sviluppi futuri di Tumblr dopo il suo acquisto da parte della società madre di WordPress nel 2019 sono sicuramente qualcosa da osservare attentamente.

Grazie alla sua facilità d'uso e al design elegante, Wix, un programma di creazione di siti, completa la Top 3. Sebbene non sia pensato esclusivamente per i blog, Wix consente di progettare un sito web attraente in modo rapido e professionale, anche senza una laurea in Informatica. Di conseguenza, non abbiamo problemi a consigliare il software per blog israeliano.

Ghost e Medium sono due alternative che riteniamo particolarmente interessanti per gli autori individuali.

Domande Frequenti

Qual è il software per blog più popolare?

WordPress occupa chiaramente il primo posto, rappresentando un enorme 95,7% dei blog da noi esaminati, per i quali abbiamo potuto determinare la loro integrazione. In numeri concreti, su 5 milioni di siti web e 722.542 integrazioni per blog, 691.237 erano rappresentate da WordPress.

Quale software per blog è quello giusto per me?

Questo dipende sia da ciò che intendi ottenere, sia da quanto sei esperto tecnicamente. WordPress, il tuttofare, è adatto un po' a tutti e non pone limiti a ciò che è tecnicamente possibile; man mano, però, che le tue esigenze aumentano di complessità, è necessaria una maggiore conoscenza di codifica. I programmi di creazione di siti, come Wix, sono più adatti a chi ha meno esperienza nella programmazione o nel web design, ma allo stesso tempo offrono solo versioni gratuite limitate. Se stai pensando di commercializzare professionalmente i tuoi contenuti, Ghost offre un ambiente piacevole per farlo. Medium è interessante per chiunque voglia solo bloggare e raggiungere un pubblico più vasto.

Come posso scoprire quale software per blog è usato su un sito?

Se ti piace l'aspetto di un particolare blog e vuoi sapere quali integrazioni utilizza, dai un'occhiata al Technology Check di Digitale.co. Il nostro strumento ti dirà tutto ciò che vuoi sapere semplicemente inserendo l'URL del sito in questione.

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Julia P. Manzau ha 30 anni di esperienza professionale in posizioni di spicco nel settore editoriale e marketing, tra le altre per aziende nei settori automotive, ingegneria meccanica e medico. Ha studiato politica e storia a Bonn e marketing alla St. Gallen Business School e ha una laurea in ingegneria dei media (CCI). Lavora come scrittrice freelance dal 2015. Su DIGITALE.co scrive sui temi software, internet e marketing.
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